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Mancavano ormai pochi giorni a Natale, e nella casa di Babbo Natale tutti gli gnomi non facevano altro che lavorare.

Si vedevano questi piccoli cappellini rossi che andavano su e giù e lavoravano freneticamente. Era sempre così, tutti gli anni era sempre uguale.

Nonostante che per tutto l’anno non avessero fatto altro che costruire balocchi, quando si arrivava a tre o quattro giorni prima di Natale ci si accorgeva sempre che mancavano un centinaio di trenini, che i cavalli a dondolo non erano sufficienti, e che le bambole che erano state ordinate erano un numero di gran lunga maggiore a quello che gli gnomi avevano preparato durante l’anno.

E anche quest’anno era successo così. Così non rimaneva altro che, durante l’ultima settimana prima di Natale, lavorare anche la notte per riuscire a fare tutti i giocattoli che i bambini volevano.

Anche questa volta era andata così. Solo che questa volta era successo anche qualcosa di più grave: lo gnomino capo della squadra che costruiva i cavalli a dondolo si era innamorato di una gnomina.

Erano tanti anni che cercava una gnomina e, per l’appunto, l’aveva trovata proprio quindici giorni prima di Natale.

Così era scappato insieme con la gnomina alle Bahamas.

Nessuno aveva il coraggio di dirlo a Babbo Natale.

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Inoltre, di cavalli a dondolo ne erano stati ordinati centocinquanta in più di quelli che erano stati previsti all’inizio, e non c’erano più assolutamente i materiali per costruirli. In particolare mancavano completamente i fili d’oro e d’argento con cui venivano fatte le code e le criniere.

Tutti gli gnomini si guardavano intorno e si mettevano le mani nei capelli e dicevano:

-"E ora chi glielo dice a Babbo Natale? Tanto è poco arrabbiato. Sempre tutto nero nei giorni prima di Natale. Mai che gli riesca mantenere la calma".

Si vedevano gli gnomini disperati che andavano su e giù senza sapere cosa fare.

Per fortuna passava di lì Mamma Natale che li vide con quelle faccine tutte disperate.

Uno gnomino addirittura, per la disperazione, si era cacciato tutta la testa dentro il cappuccio rosso.

Disse la Mamma Natale, che di solito era un poco più pratica:

-"Via, allora quest’anno che cosa è successo? Tanto non lo sapessi che tutti gli anni succede qualcosa! Via, ditemi cosa c’è!"

-"A Babbo Natale non si sa come dirglielo, è sempre così nervoso! Devi sapere che lo gnomino capo dei cavalli a dondolo è scappato alle Bahamas, con quella gnomina bionda, sai quella bella bella, e noi non abbiamo più roba per fare le code e le criniere".

-"Via Via, che cosa sarà mai!" - disse Mamma Natale – "Cosa sarà mai per un poco di code ed un po’ di criniere! Venite un poco con me!"

Mamma Natale prende una lanternina e comincia a scendere in fondo in fondo alle cantine, quelle più sottoterra nella casa di Babbo Natale. Gli gnomini, tutti con le loro lanternine, gli andarono dietro. Ad un certo punto, proprio in mezzo alle ragnatele si vede un baule enorme. Gli gnomini si rincuorano perché sanno che la Mamma Natale trova sempre delle soluzioni ai loro problemi. Image28.gif (8075 byte)
Mamma Natale apre il baule ed il baule si illumina e comincia a suonare la canzoncina di Natale "Jingle Bell". Dentro il baule si intravedevano appena dei sacchettini ma non si capiva cosa ci fosse dentro.

Tutti gli gnomi aspettavano con il fiato sospeso:

"Cosa ci sarà dentro? Cosa ci sarà? Vediamo vediamo vediamo...".

La Mamma Natale tira fuori un sacchetto così grande, ma così grande che non si capiva nemmeno come avesse fatto ad entrare nel baule.

Apre questo sacchetto e dentro ci sono gomitoli di lana di tutti i colori: rossi, verdi, gialli e azzurri.

Poi c’era anche della lana rossa speciale, in mezzo alla lana rossa c’erano tutte stelline d’argento. C’erano poi degli altri gomitoli azzurri che avevano dentro delle piccole lune d’oro. E poi c’erano fili che brillavano, fili che sembravano di velo, insomma, fili di tutte le razze e di tutte le qualità.

La Mamma Natale comincia a tirare fuori gomitoli da questo sacco. E ne tira fuori così tanti, ma così tanti che riempie tutta la stanza, non si riesce a capire come facevano a stare tutti nel sacco. Gli gnomi erano contenti come Pasque e si dicevano: "Vedrai con questi che belle code e criniere facciamo, ci verranno bellissimi i cavalli a dondolo quest’anno!!".

Quando Babbo Natale, che era rimasto all’oscuro di tutto, vide questi cavalli a dondolo bellissimi, rimase così soddisfatto che, nonostante lui non si lasciasse mai sfuggire un complimento, ridacchiava sotto i baffi dalla soddisfazione.

I bambini furono contentissimi perché cavalli a dondolo belli come quell’anno non se ne sono visti più. Con il materiale che era avanzato gli gnomi fecero un cavallino a dondolo piccino piccino, con la coda d’argento e la criniera azzurra e d’oro, e con incollata una stellina d’oro in fronte.

E indovinate a chi lo regalarono?

Lo regalarono allo gnomino capo dei cavalli a dondolo, quando tornò dalle Bahamas, come regalo di nozze.

E se ne stiedero

E se ne godiedero

E a me nulla mi diedero

Mi diedero un confettino

Lo misi in un buchino

Chissà se c'è più?

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