BISCOTTI AL FORMAGGIO

PER BENIAMINO E PIETRO

Qualche tempo fa, c’erano due piccoli topolini bianchi che si chiamavano Beniamino e Pietro.

Sebbene si somigliassero molto, Beniamino era un po’ più alto e Pietro aveva una piccola macchia nera tonda sul pelo proprio nel mezzo agli orecchi.

Beniamino e Pietro vivevano in una piccolissima casina gialla.



Qualcuno avrebbe potuto pensare che la casina era proprio del colore tipico del formaggio svizzero. Aveva poche finestre piccine piccine ed un portoncino marrone piccino piccino ma grande abbastanza per lasciar passare i due topolini.
Il cibo che i fratelli topolini preferivano più di tutti al mondo era il formaggio! Non si stancavano mai di mangiarne. Mangiavano formaggio per colazione, formaggio a pranzo, formaggio a cena e formaggio per lo spuntino prima di andare a letto. Il formaggio svizzero gli piaceva più di tutto.
Un giorno a Beniamino venne un’ idea. "Hey Pietro, perchè non mi aiuti a fare dei biscotti speciali?"
"Beh, cosa intendi esattamente per speciali?" chiese Pietro. "Non saranno per caso i biscotti della salute che la nonna ha cercato di darci da mangiare la settimana scorsa? Sapevano di cartone!!"

Pietro arricciò il suo nasino.
Beniamino rise, "No, Pietro, Io penso che potremmo provare a fare dei biscotti al formaggio svizzero!"
Pietro saltò su e corse subito verso la cucina, "Wauuu," strillò, "Cosa stiamo aspettando?"



Nella loro microscopica cucina, indossarono i loro piccoli grembiulini bianchi, e si misero al lavoro. Tagliarono il formaggio Svizzero in pezzettini e li impastarono insieme alla pasta da biscotti.
"Hey Ti ho beccato!" urlò Beniamino. "Pietro, se continui a mangiare tutto il formaggio svizzero, non ne rimarrà abbastanza per i biscotti!!"
Pietro credeva che Beniamino non lo vedesse mentre si riempiva la bocca di formaggio. "Scusa Beniamino," Pietro disse con un sorriso e le guance piene, "ma questo formaggio è così buono, che non riesco a trattenermi!"
I fratellini cossero centinaia di biscotti al formaggio. Praticamente fecero biscotti al formaggio per tutto il giorno fino alla notte.
Quando l’ultimo biscotto fu cotto, pulirono tutta la confusione che avevano fatto e riposero i biscotti. Siccome cucinare era stato un lavoro faticoso, Beniamino e Pietro andarono direttamente nella piccola camerina che condividevano, saltarono nel loro lettino a castello e caddero subito in un sonno profondo.

Il giorno dopo, quando Beniamino e Pietro si svegliarono, erano molto eccitati. Non si tenevano nella pelle dalla voglia di mangiare i loro biscotti al formaggio.
Ma, quando arrivarono in cucina, i biscotti erano scomparsi! L’unica cosa che era rimasta erano briciole di biscotto e pezzettini di formaggio.



Beniamino guardò Pietro. "Hey Pietro, non ti sarai mangiato tutti quei biscotti al formaggio?"
Pietro guardò Beniamino "No, Non mi sono mangiato tutti quei biscotti al formaggio, lo hai fatto tu?"
"Naturalmente no!" gridò Beniamino.
Si misero tutti e due a frugare per la casa cercando di immaginarsi chi avesse mangiato i loro biscotti al formaggio.

Quando avevano ormai rinunciato a trovare il colpevole, qualcuno bussň al loro portoncino. Era la loro piccola cugina grassottella, Penelope! Lei viveva nella casina accanto alla loro che era proprio uguale a quella di Beniamino e Pietro.
Penelope aveva una brutta cera e sembrava che non stesse bene. Si teneva la pancia con le mani e mugolava.
"Cosa c’è che non va, Penelope?" chiese Beniamino.
"Beh...ieri sera...ho sentito un odorino proprio buono che veniva da casa vostra. Sono venuta per vedere cos’era che profumava così deliziosamente, ma voi eravate addormentati. Ho annusato in giro e ho trovato una tonnellata di biscotti al formaggio! Avevano un così buon profumino! Ne volevo assaggiare solo uno, ma erano così buoni. Adesso li odio! Ohhhhh!" Penelope si lamentò, "Ora, mi fa così male la pancia!"
Beniamino e Pietro si guardarono in faccia. Poi guardarono Penelope.
"Penelope," Beniamino disse. "abbiamo faticato un sacco tutto il giorno ieri per cuocere quei biscotti. Se ne volevi qualcuno, tutto quello che dovevi fare era chiedercelo.
Te ne avremmo dati un po’, ma invece tu sei venuta quatta quatta e..." Beniamino era così arrabbiato, che gli venivano le lacrime agli occhi.
Pietro, che era altrettanto arrabbiato, continuò, "Penelope, per favore vai a casa tua. Noi non vogliamo giocare con te adesso."
Dopo che Penelope se ne fu andata, Beniamino e Pietro si misero a sedere arrabbiatissimi nel loro salotto piccino piccino, sul loro divano blu piccino piccino.

"Come ha potuto farci questo?" chiese Pietro. "Come ha potuto semplicemente venire qui e mangiare tutti i nostri biscotti? Mi rendo conto che avevano un profumino invitante ed un aspetto molto appetitoso, ma avrebbe potuto chiederceli! Perchè?...Non so se le rivolgerò più la parola."

A casa Penelope aveva un mal di pancia così terribile per aver mangiato tutti quei biscotti che non poteva fare nient’altro che stare seduta nella sua poltroncina preferita, comoda e soffice, e cercare di addormentarsi velocemente. Dormì pochi minuti.
Quando si svegliò, la pancia stava meglio, ma si sentiva ancora male per essere stata così egoista.
Sapeva che cosa doveva fare.
Penelope spese il resto della giornata in cucina.
Quella sera, Beniamino e Pietro sentirono bussare al loro portone.
Era di nuovo Penelope , ma questa volta aveva diverse scatole con se. "Hei ragazzi, posso entrare? Ho qualcosa per voi."
"Lo spero bene," disse Beniamino.
Penelope entrò nella cucina dei ragazzi e appoggiò le scatole sul loro piccolo tavolo rotondo. "Mi sento davvero in colpa per aver mangiato tutti i vostri biscotti," si scusò gentilmente. "Avrei dovuto chiederveli prima. Ecco qui alcuni biscotti al formaggio svizzero per rimpiazzare quegli altri che io ora odio. Spero che siano buoni almeno come i vostri."

Penelope si girò per andarsene, ma Beniamino e Pietro le gridarono "Aspetta!"
"Ti perdoniamo," disse Beniamino. "E ci dispiace di esserci arrabbiati così tanto con te."
"Resta un momento?" chiese Pietro. "Abbiamo un sacco di biscotti."

Penelope sorrise. "Sono contenta che non siate più arrabbiatissimi con me. Mi fa piacere restare per un po’, ma penso che non prenderò nessun biscotto. Penso che ho mangiato abbastanza biscotti per tutto il resto della mia vita!"
I tre topolini risero, e Beniamino e Pietro si buttarono sui deliziosi biscotti al formaggio svizzero.



05 aprile 2002
Storia pubblicata sul sito
http://www.bedtime-story.com/bedtime-story e tradotta.