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CASINE CON I LIBRI, GESSETTI COLORATI E PISTE PER LE MACCHININE
 
  Casine con i libri

Ora i miei bambini sono più grandi e vogliono giocare con giochi che abbiano delle regole.

Regole da rispettare, regole uguali per tutti, dadi da tirare e punti da segnare.
Ho nostalgia di quando si poteva giocare senza regole, fino a sei, sette anni.

Quando si può giocare con il nulla e non ci si deve prefiggere uno scopo.

Uno dei miei giochi col nulla preferito è costruire torri di libri. Quelli cartonati da bambini piccoli vanno benissimo. Se si hanno diversi libri della stessa serie si possono fare più piani uguali. I pavimenti vanno fatti con i libri più grandi e la logica è quella del castello di carte.

Si può fare una gara fra bambini (anche ad una festa) a chi riesce a costruire la torre più alta prima di farla crollare.

  Ovviamente anche il crollo è un momento molto divertente.

Si può poi decidere di abitare la casina con bamboline o dinosauri di plastica o rane di plastica oppure fare un garage per le macchinine.

Anche mettere i personaggi o gli oggetti nelle "stanze" senza far cadere la torre è molto divertente.

E naturalmente piace molto anche usare i libri per fare qualcosa che non sia leggere.

 
Gessetti colorati
 
Un altro "gioco con il nulla" sono i gessetti.
I gessetti colorati costano poco e sono indispensabili specialmente in vacanza. Con i gessetti si può scrivere sull'asfalto, sui tronchi tagliati nel bosco, sugli scogli e sulle pietre e, se il luogo lo consente, sui muri.
I gessetti devono essere presenti nello zaino estivo delle passeggiate.
 
 

Oltre a permettere di giocare a zoppino e a campana (ma ve le ricordate le regole??), si possono fare un sacco di altre cose.

Mi ricordo di aver giocato un pomeriggio intero con il mio bambino in un bosco, disegnando la piantina di una casa su di un tronco tagliato mentre gli altri pisolavano. Abbiamo disegnato il salotto, la cucina e la camera, l'arredamento era fatto con sassi (colorati anche quelli coi gessi) e gli abitanti erano dei ragni che si trovavano in abbondanza nelle vicinanze (zampognette che non pinzano) e che venivano collocati in camera o in cucina. 

 
  Ma ovviamente, almeno per i maschi i gessetti servono principalmente a disegnare le piste per le macchinine che possono essere corredate di ogni tipo di accessorio: parcheggi, eliporti, piste di aereoporto, laghetti per le barche (e per i mezzi anfibi) , segnali stradali, case alberi e quant'altro vi viene in mente.
 
Piste per le macchinine


Per la verità le piste per le macchinine meritano un discorso a se essendo forse il principe dei "giochi di nulla". Le piste sono un gioco inesauribile fra i 2 e i 6 anni, almeno per i maschi. Non so se le bambine fanno qualcosa di simile con le casette.
  Le piste si possono fare anche sulla carta. E' adattissima, se ne avete la possibilità, quella da computer a foglio continuo, specialmente quella larga usata di solito per la contabilità. Essendo lunga a piacere si possono fare piste lunghissime. In mancanza di questa incollate più fogli insieme. Se il bambino è già capace di farlo, fatela disegnare a lui, magari dando una mano sui particolari più difficili.

La gara consiste nel trovare sempre particolari diversi: il campeggio per i camper, il campo arato per il trattore, il laghetto per il mezzo anfibio ed anche la rampa di Kape Canaveral per la macchinina che trasporta il razzo spaziale. Ricordatevi di aggiungere sempre molte gru e ruspe perché quelle vanno sempre bene.

  Volendo far diventare la pista 3D si possono aggiungere dei grattacieli fatti con dei bicchieri di plastica trasparenti rovesciati e incollati sul foglio. Per fare le finestre dei grattacieli si possono incollare delle palline di pongo sui bicchieri. Con del nastro adesivo trasparente si possono fare dei ponti fra un grattacielo e l'altro.
Mezza bottiglietta trasparente può essere un hangar e così via... finché i bambini non cresceranno e non vi chiederanno di "fare un gioco con le regole".
4 maggio 2003